Compenso Individuale Accessorio ATA

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Compenso Individuale Accessorio ATA

Ricorso al Giudice del Lavoro

Ricorso al Giudice del Lavoro territorialmente competente al fine di ottenere il riconoscimento del Compenso Individuale Accessorio (C.I.A.), corrispondente ad €.66,90 lordi al mese (per i periodi di supplenza dal 1.3.2018) e ad €.72,70 lordi al mese (per i periodi di supplenza dal 1.1.2022).

Requisiti

Possono aderire al presente ricorso i lavoratori A.T.A., sia precari che a tempo indeterminato, che negli ultimi 5 anni abbiano avuto contratti per "supplenze brevi e saltuarie" o "supplenze covid", con esclusione, dunque, dei contratti con termine al 31 agosto o al 30 giugno.

Obiettivo

Il ricorso è finalizzato al recupero del Compenso Individuale Accessorio (C.I.A.). Trattasi di un'aggiunta mensile allo stipendio del personale ATA, erogata per 12 mesi e per lungo tempo impropriamente riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione esclusivamente al personale di ruolo e ai supplenti con contratti annuali (31 agosto) o fino al termine delle lezioni (30 giugno).

Fondamento giuridico dell'azione

L'art.25 del CCNI del 31 agosto 1999 prevede che il Compenso Individuale Accessorio sia erogato al personale ATA con contratto a tempo determinato su posto vacante e disponibile per l'intera durata dell'anno scolastico o al termine delle attività didattiche, escludendo quindi il personale che svolge supplenze brevi e saltuarie.

Il Ministero dell'Istruzione ritiene, dunque, che l'art.25 CCNI del 31 agosto 1999 delimiti i destinatari del CIA e ha corrisposto tale voce retributiva solo per contratti di supplenze al 31 agosto o al 30 giugno.

Tuttavia, la Corte Suprema di Cassazione ha chiarito come il principio di non discriminazione stabilito dalla normativa e dalla giurisprudenza europea implichi che il Compenso Individuale Accessorio debba essere esteso a tutti gli assunti a tempo determinato, indipendentemente dalla durata delle supplenze, al fine di evitare discriminazioni ingiustificate tra lavoratori a termine e a tempo indeterminato.

In altri termini, le sentenze della Corte Suprema precisano che il trattamento accessorio dovrebbe essere applicato in modo uniforme a tutti gli assunti ATA a tempo determinato, indipendentemente dalla durata dei loro contratti.

In senso analogo si è pronunciata anche la più recente giurisprudenza di merito (Tribunale di Pavia, Tribunale di Bergamo, Tribunale di Cassino, Tribunale di Cuneo, Tribunale di Reggio di Calabria ecc.).

Costo della procedura

L'unico costo è quello relativo al pagamento del contributo unificato (importo dovuto all'Erario al momento dell'iscrizione a ruolo della procedura), pari ad €.21,50 o ad €.49,00 (in base al valore della controversia), che il legale corrisponderà al Tribunale competente.

NB: per i soggetti il cui reddito familiare lordo, riferito all'ultima dichiarazione dei redditi presentata, non raggiunga l'importo di €.38.514,03 è prevista la totale esenzione dal versamento del predetto contributo unificato.